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LE MURA DI CUMA E LA PORTA MEDIANA

L'area della città di Cuma era dotata di alcune difese naturali che influenzarono lo sviluppo delle fortificazioni realizzate. Quelle dell'acropoli la cingevano per intero, sul lato sud-ovest sono state realizzate sul bordo dell'alto costone prospiciente il mare, così come a sud posizionate in cima ad un pendio che guarda verso il lago Fusaro.

Ad est le mura correvano sulla parte alta della collina e a nord-ovest costruita sul bordo della collina rivolto verso il lago di Licola. Cinta muraria peraltro munita di torri almeno fino al III sec. a.C. . Le mura della città bassa ripartivano ad una quota inferiore dal lato ovest della porta sud della collina dell'acropoli, per proseguire quasi parallelamente al litorale fino ad un rilievo sporgente verso il mare, seguendone l'andamento, limitando un'area dove furono ritrovati i resti di un edificio di culto con molta probabilità dedicata ad Hera.

Dal detto pianoro le mura proseguivano, seguendo l'orografia, in direzione est, per circa ottocento metri, attraversando la Croce di Cuma, incrocio stradale ancora esistente, dove era ubicata una porta urbica, per poi piegare in direzione nord-est, per circa cinquecento metri, al centro dei quali era collocato l'Arco Felice, porta di accesso orientale della città.

Le fortificazioni, piegavano in direzione del litorale, proseguendo per più di mille metri con un andamento leggermente sinusoidale fino a raggiungere la rocca. Lungo il detto tratto era ubicata la monumentale Porta Mediana, ingresso settentrionale della città presente fino al VI sec. d.C. . Le fortificazioni nei secoli sono state rimaneggiate, consolidate e rinforzate adattandosi anche all'evoluzione delle armi utilizzate durante i conflitti.

Lungo tutto il percorso della poderosa cinta muraria, infatti, sono stati riscontrati i materiali utilizzati nelle varie epoche e riconoscibili le varie tecniche costruttive che di volta in volta si sovrapponevano alle precedenti.

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